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Mosè aderisce alle mobilitazioni contro la costruzione di una nuova base militare a Vicenza 


Mosè Viero
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Mostre

In questa sezione del sito, troverete informazioni dettagliate sulle mostre temporanee in cui Mosè sta lavorando come guida. Tramite i contatti a lato potete prenotare la vostra visita.

Attualmente, Mosè non è impegnato in nessuna mostra temporanea. Se però c'è comunque qualche esposizione che attira il vostro interesse, non esitate a usare i contatti a lato!

Archivio Mostre
Queste sono le esposizioni in cui ha lavorato Mosè nei mesi e negli anni scorsi
De Nittis
Nativo di Barletta, il pittore Giuseppe De Nittis compie un percorso davvero particolare all'interno delle varie istanze della pittura europea del secondo Ottocento. Irrequieto e indipendente, è verista e pittore alla moda, impressionista e vedutista, fino ad approdare a stilemi che preludono all'imminente stagione simbolista.
Dal 19 gennaio al 26 maggio 2013, Palazzo Zabarella (Padova)
Il Simbolismo in Italia
Verso la fine dell'Ottocento, le istanze veriste ormai vittoriose della nuova pittura europea vengono messe sempre più spesso in discussione da pittori che mirano a rimettere al centro della loro arte il sentimento, la passione, il mistero. La tendenza dà vita a correnti che possono essere riunite sotto l'etichetta di "Simbolismo": esempio perfetto di come a ogni crisi economica, politica e sociale corrisponda sempre, da parte dell'uomo, il tentativo di fuga nell'irrazionale.
Dal 1 ottobre 2011 al 12 febbraio 2012, Palazzo Zabarella (Padova)
Da Canova a Modigliani. Il volto dell'Ottocento
È nel XIX secolo che avviene la trasformazione della pittura europea da linguaggio idealizzato riservato agli aristocratici a strumento atto a riprodurre il vero e quindi anche le dimensioni più marginali della storia. Utilizzando come filo conduttore un genere spesso sottovalutato come il ritratto, questa mostra ha ripercorso tutti i grandi cambiamenti della pittura ottocentesca, rivelando in essa anche i germi delle avanguardie del secolo successivo.
Dal 19 settembre 2009 al 31 gennaio 2010, Palazzo Zabarella (Padova)
Telemaco Signorini e la pittura in Europa
Tra i pittori macchiaioli, Signorini è indubbiamente la figura più 'internazionale', più aggiornata sulle coeve conquiste dell'arte europea. Capace di passare con estrema disinvoltura dai dipinti di tematica sociale alle frivolezze della ritrattistica borghese, questo pittore sviluppa il suo talento nel corso di una carriera composta da fasi diverse, spesso misconosciute, ottime per seguire il cammino di tutta la pittura ottocentesca europea d'avanguardia.
Dal 19 settembre 2009 al 31 gennaio 2010, Palazzo Zabarella (Padova)
Palladio 500 Anni
In occasione del cinquecentenario della nascita di Andrea Palladio, il CISA (Centro Internazionale di Studi di Architettura) di Vicenza ha organizzato una grande mostra a Palazzo Barbaran Da Porto. Tramite disegni, modellini e dipinti, l'esposizione ha ripercorso tutta la carriera dell'architetto, delineando le sue fonti, la sua formazione, le varie tappe della sua crescita e anche l'enorme influenza avuta su tutta l'architettura occidentale successiva.
Dal 20 settembre 2008 al 6 gennaio 2009, Palazzo Barbaran Da Porto (Vicenza)
Roma e i Barbari. La nascita di un nuovo mondo
Nella prima metà del 2008 Palazzo Grassi ha ospitato una mostra storico-archeologica davvero enorme, dedicata a ben 1000 anni di storia. Attraverso statue, corredi tombali, armi, dipinti d'epoca e tanto altro, le sale del palazzo hanno rievocato le vicende che hanno portato alla caduta dell'Impero Romano e alla nascita dei regni roman-barbarici, ossia il fondamentale momento storico in cui sono nate le identità di popolo attuali nonché le attuali ideologie filosofiche, politiche e religiose.
Dal 20 gennaio al 20 luglio 2008, Palazzo Grassi (Venezia)
Il Miracolo di Cana: l'originalità della ri-produzione
Nell'isola di San Giorgio Maggiore, a Venezia, Palladio ha realizzato, tra le altre cose, il grande refettorio per il convento; Paolo Veronese dipinse appositamente per questo edificio un enorme telero con il miracolo delle Nozze di Cana. Con la caduta della Repubblica, il telero di Veronese è stato portato al Louvre, dove tutt'ora si trova. La Fondazione Cini, che da anni gestisce le attività culturali a San Giorgio, ha promosso la creazione di una copia del dipinto, realizzato con le tecnologie più avanzate, così da ricreare l'atmosfera originaria del refettorio. Questa mostra ha esposto la storia del dipinto e della sua riproduzione.
Dal 15 settembre al 12 dicembre 2007, isola di San Giorgio Maggiore (Venezia)
La Rivoluzione dell'Immagine. Arte Paleocristiana tra Roma e Bisanzio
La mostra ha ospitato 83 opere collocate nell'arco dei secoli che segnano il passaggio dall'età antica all'età paleocristiana, concentrando l'attenzione soprattutto sui manufatti che testimoniano momenti di cesura o di continuità tra le due epoche. Pur viziata da una impostazione fortemente ideologizzata in senso cristiano, la mostra espone pezzi davvero interessanti e permette riflessioni a tutto campo sull'arte, la politica, l'economia, la religione.
Dall'8 settembre al 18 novembre 2007, Palazzo Leoni Montanari (Vicenza)
Rosalba Carriera, prima pittrice de l'Europa
Rosalba Carriera è tra gli artisti più importanti del Settecento veneziano. Maestra della miniatura su avorio e del pastello, i suoi ritratti diventano in poco tempo obiettivo irrinunciabile della nobiltà europea impegnata dal grand tour, e la sua abilità contribuisce in modo decisivo a delineare, anche dal punto di vista critico, il periodo dell'arte rococò, importante elemento della 'venezianità' settecentesca. La mostra ha ripercorso tutta la sua carriera, dagli esordi agli ultimi anni.
Dal 31 agosto al 28 ottobre 2007, Palazzo Cini (Venezia)
De Chirico
La mostra ha ripercorso la complessa carriera di Giorgio De Chirico, pittore partito dal Simbolismo e approdato, nell'ambito di un percorso in bilico tra arte e filosofia, al Surrealismo e alla Metafisica. Sulla scorta di Nietzsche e della sua volontà di rinnovamento basata sul superamento dell'Idealismo, De Chirico scopre l'Enigma, il Mito e la Malinconia come le chiavi di volta per aprire una finestra sul mistero della realtà.
Dal 30 gennaio al 27 maggio 2007, Palazzo Zabarella (Padova)
Michelangelo: sei capolavori
Prototipo dell'artista poliedrico del Rinascimento, Michelangelo è stato scultore, architetto, pittore, poeta e disegnatore. Questa piccola mostra ha ripercorso le tappe fondamentali della sua lunga e complessa carriera attraverso sei disegni, prestati dalle raccolte vaticane.
Dal 12 novembre 2005 all'8 gennaio 2006, Palazzo Santo Stefano (Padova)
Andrea Palladio e la villa veneta da Petrarca a Carlo Scarpa
Come raccontiamo nell'apposita sezione, la villa veneta rappresenta una tipologia architettonica unica e originale, che porta in sé i tratti principali dell'economia e della storia di questa regione. Questa mostra ha ripercorso le vicende di questa tipologia, dai suoi esordi durante l'epoca degli umanisti fino alle estreme propaggini del Novecento.
Dal 5 marzo al 3 luglio 2005, Palazzo Barbaran Da Porto (Vicenza)
Boldini
Giovanni Boldini è, tra i pittori contemporanei, il più popolare nella sua epoca e al contempo il meno conosciuto dai posteri. Ha rimediato in parte alla situazione questa mostra, che ha ripercorso tutta la carriera di questo grande artista, principe della Belle Epoque. Dagli inizi macchiaioli al successo internazionale, Boldini ha saputo non solo testimoniare alla perfezione il gusto di un'epoca, ma anche ricercare soluzioni pittoriche decisamente avveniristiche.
Dal 15 gennaio al 29 maggio 2005, Palazzo Zabarella (Padova)
Canova
Antonio Canova è stato, oltre che il protagonista assoluto dello stile neoclassico in Europa, anche un attore fondamentale nella storia del periodo napoleonico. Fu lui, infatti, a operare per fare in modo che molte opere portate in Francia tornassero in Italia. La mostra ha raccontato ogni aspetto della sua personalità, anche grazie a prestiti davvero prestigiosi, effettuati da istituzioni quali l'Ermitage e il Victoria and Albert Museum di Londra.
Dal 22 novembre 2003 al 12 aprile 2004, Museo Civico di Bassano del Grappa
I Macchiaioli. Prima dell'Impressionismo
Dalla Firenze del gruppo di pittori che si riunivano al Caffè Michelangelo parte il rinnovamento dell'arte figurativa italiana, in direzione di una maggiore fedeltà al vero sia dal punto di vista formale sia da quello tematico. La mostra ha ripercorso tutta la parabola del movimento macchiaiolo, indagandone in profondità ogni protagonista, da Fattori a Sernesi, da Lega a Signorini.
Dal 27 settembre 2003 all'8 febbraio 2004, Palazzo Zabarella (Padova)